Voleva fare la dottoressa, ma l’esame di chimica che ha fallito l’ha portata alla recitazione. E meno male, potremmo dire noi amanti del cinema.

Amy Adams si presenta al Giffoni Film Festival radiosa e semplice, con un vestito a fiori e un sorriso sincero.

Nata in Italia (a Vicenza), pluricandidata all’Oscar, attrice versatile e apprezzata, una delle donne più rispettate di Hollywood, è stata accolta come una diva (piuttosto blindata) ma si è prestata a parlare della sua vita in modo aperto.

amy adams

Le sue parole non suonano come una semplice formula, mentre gli occhi rivelano un genuino trasporto e una profondità della persona eccezionali.

“Quando mi sono trasferita a Los Angeles avevo 24 anni e piangevo tutti i giorni. Ho dovuto imparare a farmi la pelle dura e adesso non mi sconvolge niente”, parla quando si parla di esordi e sensibilità.

Sconfitte e rifiuti aiutano a formare il carattere?

Ho pensato tante volte di mollare e fare altro, ho incassato molti rifiuti, ma ho deciso di imparare ogni volta dalle cose che non venivano apprezzate di me.

Alla fine sono arrivata dove sono adesso. Ogni giorno rischi di diventare insicura, ma devi insistere, e soprattutto in molti casi non devi prende i rifiuti mai come bocciature personali

Cos’è per Amy Adams il successo?

La felicità. Una felicità senza l’ossessione del successo. Se riesci a vivere del tuo lavoro con passione, allora sei sicuramente felice. A volte è necessario fermarsi, farsi domande e capire se quello che hai scelto di fare è proprio quello che desideri.

Può essere duro e spaventoso mettersi a nudo con se stessi, ma essere felici è l’unica, vera, forma di successo.

 

L’esperienza più difficile e “formativa” che hai avuto?

Il set di un film che è stato molto amato dal pubblico. Per me è stato durissimo e mi ha fatto imparare a dividere davvero, e nettamente, la vita e il lavoro.

(Il riferimento è quasi certamente al candidato all’Oscar “American Hustle” di David O. Russell, dove il regista l’ha messa a durissima prova fino a farla piangere, secondo quanto riportarono all’epoca i tabloid americani)

amy adams

Com’è cambiato negli anni il tuo lavoro di attrice?

La rivoluzione vera è stata la nascita di mia figlia. Tornare a casa per leggerle un libro è l’antidoto alla “droga” che può rappresentare il lavoro. Sai di avere qualcosa che conta davvero nella tua vita.

Qual è uno dei valori più importanti della vita, secondo te?

Raccontare storie che possano aiutare la gente. L’esempio che amo è “Arrival”, un film di intrattenimento ma che parla in modo forte dell’importanza della comprensione fra ogni tipo di essere vivente per vivere in armonia.

Credo che di questi tempi il valore della pace e del dialogo si stia perdendo, e deve essere affermato con forza.

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Si è sempre parlato di sessismo a Hollywood, ma oggi il problema è sentito e affrontato in ogni ambito. Tu, da donna di successo, come la pensi?

Il sessismo è ovunque, per fortuna tutti lo hanno capito! Per un uomo, un “No” può essere una risposta definitiva, mentre per una donna spesso viene visto come… l’inizio di un’altra conversazione. C’è chi vede le donna in posizione sempre e comunque più debole.

Dopo aver vissuto certe esperienze, sto insegnando a mia figlia che “No” è una risposta che chiude una conversazione. Si torna al tema del rispetto: solo con rispetto per gli altri – chiunque siano – e una connessione profonda tra di noi possiamo essere persone migliori.

Amy Adams (Vicenza, 20 agosto 1974) è un’attrice statunitense.

Salita alla ribalta per il suo ruolo in Junebug (2005) per il quale ha ricevuto la sua prima candidatura al Premio Oscar, è divenuta nota al grande pubblico grazie all’interpretazione di Giselle nel film musicale Disney Come d’incanto (2007).

Ha ricevuto la sua seconda, terza e quarta nomination per l’Oscar alla miglior attrice non protagonista rispettivamente per Il dubbio (2008), The Fighter (2010), e The Master (2012). Ha ottenuto un ulteriore successo interpretando Lois Lane nei film DC Comics L’uomo d’acciaio (2013) e Batman v Superman: Dawn of Justice (2016).

Amy Adams ha vinto due Golden Globe nella sezione migliore attrice in un film commedia o musicale per le sue performance in American Hustle – L’apparenza inganna (2013) e Big Eyes (2014). Per American Hustle riceve la sua quinta nomination agli Oscar come miglior attrice, mentre nel 2016 riceve il plauso per le sue performance in Animali notturni e Arrival.

Giacomo Lucarini

Giacomo Lucarini

Life Coach, Dottore in Tecniche Psicologiche e Specialista in Comunicazione e Marketing. Curioso per passione e con tanta esperienza sul campo. Lettore compulsivo di noir, amo i film d’autore, il cyberpunk e la musica lo-fi. Se senti di avere bisogno di una mano per migliorare la tua vita, sono la persona giusta.

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