Sapevi che gli esseri umani prima provano emozioni e solamente dopo… pensano?

La parte emotiva del nostro cervello è in grado di elaborare le informazioni sensoriali molto più velocemente della sezione cognitiva e razionale.

L’emozione è una componente fondamentale e (una potente forza motrice per le vendite) del comportamento umano.

L’Harvard Business Review ha inoltre confermato che i legami emotivi positivi con un marchio sono ancora più importanti per i consumatori rispetto alla propria soddisfazione personale.

Questa per te è una scoperta sensazionale al fine di far aumentare i risultati.

Quindi, al fine di creare un impatto molto più profondo sul tuo pubblico, assicurati che l’emozione sia una priorità assoluta.

Ovviamente, ci sono alcune emozioni di cui siamo già a conoscenza come divertimento, felicità, tristezza.

Qui, ti spiego quali sono le 3 emozioni che possono incrementare le tue vendite e di cui non tutti sono a conoscenza.

1. L’Altruismo 

L’altruismo può anche essere considerato tecnicamente come un comportamento incoraggiato da una serie di emozioni.

Pensa all’altruismo come l‘obiettivo finale di queste emozioni positive.

Ti spiego meglio, ragionando su cos’è esattamente l’altruismo.

L’altruismo è un prodotto avanzato della gentilezza. 

Noi facciamo qualcosa altruisticamente per migliorare il benessere e/o lo stato mentale degli altri, anche quando ciò può comportare un costo per noi stessi.

L’altruismo quindi significa aiutare gli altri senza aspettarsi una ricompensa in cambio.

Gli studi hanno effettivamente dimostrato che un comportamento altruistico può generare altruismo negli altri, diventando quasi “contagioso”.

I sentimenti associati all’altruismo sono gioia, soddisfazione e gratitudine.

Essenzialmente l’altruismo ci fa sentire bene.

Questi sentimenti, il fatto di star bene sono anche ciò che fa tornare la gente a comprare quel prodotto o fare acquisti dal solito brand.

Un altro studio ha rilevato come l’altruismo crei dipendenza, perché stimola la produzione di dopamina, ossitocina e serotonina nei nostri corpi.

I prodotti che coinvolgono temi sociali e beneficienza svolgono questo effetto.

Ad esempio, se acquistando una confezione di pannolini da bambini, contribuisco a dare fondi ad associazioni no profit che si occupano di bambini che vivono in condizioni disagiate, mi sento coinvolto in un processo di altruismo.

Inoltre, mi identificherò con il marchio che porta tale messaggio e mi fidelizzerò ad esso.

Il marchio diventa psicologicamente parte della mia vita e persino dell’immagine di me stesso.

Le persone vogliono che le aziende da cui acquistano facciano del bene, rendano il mondo un posto migliore e che le rendano partecipe di questa “missione umanitaria”.Qualunque sia il tuo settore, il tuo pubblico è fisicamente programmato per rispondere alle emozioni.

2. Usa la “Paura” (in Modo Saggio)

So che stai pensando:

“Come mai un marchio rispettabile usa la paura per vendere?”

Perché la paura può sorprendentemente essere ancora più influente dell’altruismo.

La verità è che le aziende popolari utilizzano questa emozione tutto il tempo .

I tipi di paura a cui mi riferisco sono (di solito in qualche modo) variazioni più “soft” della paura, che coinvolgono il subconscio dei clienti senza che prestino deliberatamente attenzione a ciò che sta accadendo.

Uso esempi molto famosi: come agiscono sul nostro inconscio?

  • Gillette: “Il meglio di un uomo”
    Se un ragazzo non si rade con Gillette, non rappresenta il meglio?

  • L’Oreal: “Perché io valgo”
    …e tu? Mira le insicurezze estetiche (e di autostima) delle donne

  • Apple: “Think Different”
    Se non si acquistano prodotti Apple, si pensa allo stesso modo delle persone “normali”.

  • Nike: “Just Do It”
    Se non agisci perdi tempo e non cogli l’occasione.

Sono tutti slogan apparentemente semplici e innocui, ma psicologicamente potenti.

La ragione per cui le grandi marche applicano questa emozione così frequentemente è piuttosto semplice:

La paura è una delle emozioni più forti perché ci ha aiutato a sopravvivere fin dai tempi degli uomini delle caverne.

Siamo cablati per mantenerci al sicuro.

La paura è ciò che attiva la nostra risposta “lotta o fuggi” in situazioni che percepiamo come pericolose.

La chiave è trovare l’equilibrio ottimale della paura: troppo piccola e sarà ignorata, troppo grande e farai arrabbiare o scappare le persone (lotta o fuggi).

Un risultato ideale è spingere le persone verso la tua offerta perché le allontana dal dolore o situazione di “pericolo” che stai sottolineando.

La paura incoraggia i clienti ad aggrapparsi a ciò che è sicura, il che aumenta quindi la fedeltà alla marca.

Comprendi la mente umana come meglio puoi, prima di intraprendere una strategia di marketing legata alla paura.

Inoltre, è molto più sicuro attenersi a strategie meno invasive.

Sii sottile, elegante e intelligente.

Una paura meno invasiva è quella definita “FOMO” (Fear of missing out), la paura di perdere.

FOMO è una tecnica entry-level per iniziare a muoverti con la tecnica della paura.

Indubbiamente attira le persone a comprare d’impulso, perché hanno paura di perdere l’offerta e il prodotto in questione.

Puoi usare offerte di tempo limitato, timer per il conto alla rovescia, livelli di scorte visualizzati ed esclusività.

Ti spiego meglio della Fomo e creare didascalie più ammiccanti per il tuoi prodotti, proprio qui .


3. Riconosci i Desideri e Sfruttali

Con l’avvento dei social, il desiderio eccessivo delle persone è diventato sempre più grande e sempre più forte.

Di fronte a foto di amici, influencer e celebrità molti sviluppano una certa invidia e vogliono di più dalle loro vite.

Non c’è da meravigliarsi se anche i marchi si attaccano a questa emozione per incrementare le vendite.

Tutti noi, in fondo, abbiamo un po’ di avidità dentro noi, per qualcuno o qualcosa.

L’avidità ci spinge istintivamente a desiderare più di quanto abbiamo già e/o abbiamo bisogno.

In particolare, vogliamo il meglio disponibile e la maggior parte di tutto senza investire sforzi, tempo o denaro.

Potresti anche non aver bisogno di 2 milioni di canzoni disponibili o 4 Terabyte di storage per dati, ma hey, è gratis!

Ed è proprio questo il trucco della vendita.

L’avidità nel marketing e nella pubblicità agisce al livello inconscio come la paura.

Quando si legge che qualcosa è gratis, in omaggio, scontato, automaticamente sentiamo il bisogno e l’opportunità di prenderla.

Conclusioni: Le Emozioni Creano Ricordi

Le emozioni sono incredibilmente importanti per il tuo marketing aziendale e anche per il tuo web marketing, perché su internet le emozioni viaggiano ancora più velocemente dei messaggi di chat instantanea.

Una cosa importante è che l’emozione crea ricordi.

Questo ti offre una potente opportunità come marketer, venditore o imprenditore.

Creare ricordi del tuo prodotto o servizio, aumenta la brand awareness del tuo marchio.

Tuttavia, presenta anche un considerevole elemento di rischio: potresti creare ricordi negativi.

Quindi, stai molto attento a dosare le emozioni come la paura e l’invidia, rimanendo sempre al confine dell’inconscio del cliente.

Applicando correttamente queste emozioni, le tue vendite potranno andare alla grande.

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Giacomo Lucarini

Giacomo Lucarini

Life Coach, Dottore in Tecniche Psicologiche e Specialista in Comunicazione e Marketing. Curioso per passione e con tanta esperienza sul campo. Lettore compulsivo di noir, amo i film d’autore, il cyberpunk e la musica lo-fi. Se senti di avere bisogno di una mano per migliorare la tua vita, sono la persona giusta.

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