Prima l’Orrore: un apostrofo dove non dovrebbe stare.
Poi, L’Indignazione: beh, si sa, il “popolo del web” non perdona certe cose.
Infine, il (Lieto?) Fine: marketing bello e buono con retrogusto social(e).
Ecco spiegata l’operazione del canale TV Real Time che il 13 febbraio ha fatto discutere mezza socialsfera dopo aver “svagatamente” buttato su Facebook e persino sui giornali di carta una “bomba”: l’apostrofo tra un e amore.
Un errore talmente macroscopico e sbandierato con tanta (finta) disinvoltura da insospettire…
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Profondo Apostrofo Rosso
I maestrini dalla penna (scusate: tastiera) rossa erano in azione già da un po’ quando si inizia fortunatamente a pensare che non solo sia voluto, ma ci sia qualcosa sotto.
Come sottolineava già in prima battuta la mia brava e bella amica Iris su Facebook (riprendendo un post di Michela Calculli):
Gli errori grammaticali sono ormai una strategia di marketing a tutti gli effetti (perfettamente funzionante, peraltro).
Se la storia “apostrofo di Real Time” poteva sembrare una provocazione fine a se stessa, appariva abbastanza chiaro che non poteva essere che pensata, non certo una svista: indipendentemente dalla “seconda puntata”, poi puntualmente arrivata.
Un apostrofo per tutti
Eccoci a San Valentino, il giorno degli innamorati, ed ecco scoperto il giochino di Real Time: l’apostrofo ci sta perchè il brand vuole “trasformare” la parola amore in genere neutro, perché
L’amore non sia mai un errore
Voilà, la petizione (con hashtag) è servita, un appello all’Accademia della Crusca dove si legge:
In tutto il mondo l’amore assume mille forme diverse e non si cura dell’età, delle convinzioni religiose, del colore della pelle, del genere o dell’orientamento sessuale. I pregiudizi e la discriminazione iniziano dal linguaggio, dalle parole. Per combatterli dobbiamo partire dalla lingua, perché sono le parole che influenzano il nostro modo di pensare.
In italiano la parola “amore” è di genere maschile.
Chiediamo all’Accademia della Crusca di poter scrivere la parola amore sia al maschile sia al femminile. Un amore universale, che certifichi in ogni momento la legittimità dell’amore, di ogni genere di amore.In tal modo vogliamo istituire il genere neutro per la parola amore. Anche se il genere neutro nella nostra lingua non esiste.
Real Time
#PerOgniGeneredAmore
Sulle stesse pagine dei giornali e sul web arrivano i contenuti (tra cui un video) che seguono la richiesta di attenzioni della vigilia.
Come si giudica una campagna del genere?
Segno tempi e operazione perfetta, potremmo dire. Non è la prima volta che vengono messe in campo strategie del genere da parte di brand e realtà di comunicazione.
A me piace sempre quando qualcuno riesce a “raggirare” gli espertoni e i personaggi del web come cassa di risonanza gratis, stuzzicando le tendenze grammar nazi e di “giudice, giuria e banner”
Coraggio? Un po’. Parlerei piuttosto nel caso di Real Time di sprezzo del pericolo e una bella faccia tosta.
Basta che se ne parli 3.0, al tempo del marketing delle relazioni & condivisioni.
Non per tutti, ovviamente.
Sono un lettore compulsivo, amo il cinema d’autore e la musica lo-fi. Di professione Life Coach e Digital Strategist, due carriere nate dalle passioni della mia vita e tanta esperienza sul campo. Se senti di avere bisogno di una mano per migliorare la tua vita, sei nel posto giusto!