Chiedere aiuto è una delle cose che ci pesano di più, a volte perfino a livelli preoccupanti.

Invece, dovremmo ripensare il nostro rapporto con il chiedere una mano agli altri.

Quante volta non lo facciamo perché “non vogliamo disturbare gli altri”, magari supponendo che la nostra richiesta possa sembrare un fastidio?

Beh, è il momento di cambiare approccio: le persone vogliono fare la differenza nella vita degli altri e si sentono bene, o addirittura felici, quando sono in grado di aiutare.

Mi sono di recente imbattuto in una ricerca della dottoressa di Stanford Xuan Zhao che ci fornisce molti elementi utili sui quali riflettere.

Vediamoli insieme…

Perché è difficile chiedere aiuto?

Ci sono diversi motivi comuni per cui le persone fanno fatica a chiedere aiuto.

Alcune persone possono temere che chiedere aiuto le faccia apparire incompetenti, deboli o inferiori.

Un recente studio psicologico ha scoperto che persino i bambini di sette anni possono avere questa convinzione.

Alcuni temono di essere rifiutati, il che può essere imbarazzante e doloroso.

Altri possono essere preoccupati di disturbare gli altri.

Sono tutte preoccupazioni molto comprensibili e molto umane (chi di noi non lo ha mai provato almeno una volta?)

La buona notizia è che queste preoccupazioni sono spesso esagerate e sbagliate.

Che cosa sbagliamo nel NON chiedere aiuto?

Quando siamo incasinati, spesso siamo talmente oberati dai nostri problemi che non riusciamo a prendere in considerazione le motivazioni degli altri che potrebbero aiutarci.

In poche parole, c’è un dislivello tra quanto siamo “aperti”

Con un esperimento sociale, gli studiosi di Stanford hanno messo di fronte persone che avevano problemi da risolvere e perfetti estranei.

Cosa è saltato fuori?

Le persone in cerca di aiuto sottovalutano la disponibilità degli estranei e persino degli amici.

Al tempo stesso, sovrastimavano il disagio che chi aiuta potrebbe provare.

Come al solito, le questioni stanno tutte nella nostra testa e ce le creiamo da soli!

Come già ha dimostrato lo psicologo Dale Miller, quando pensiamo a ciò che motiva le altre persone, tendiamo ad applicare una visione pessimistica ed egoistica della natura umana.

Senza motivo, però.

Siamo vittime di un sistema che giudica il chiedere agli altri di fare qualcosa per noi sbagliato o egoista (o da persone deboli e incapaci).

Niente di più falso: la maggior parte di noi è profondamente pro-sociale e vuole fare la differenza nella vita degli altri.

Decine di lavori sul campo hanno confermato che le persone si sentono spesso più felici dopo aver compiuto atti di gentilezza.

Leggi anche: Come prendere decisioni importanti

Come mai chiedere aiuto è così importante?

Pensaci: quante volte hai provato piacere, sollievo e “illuminazione” quando hai letto, sentito o assistito a storie di aiuto spontaneo o altruismo?

Gli atti di gentilezza diventano automaticamente virali sul web e sui social media, in netto contrasto alla narrazione che vorrebbe solo la cronaca nera spopolare senza fatica.

Tieni presente, però, che la maggior parte degli aiuti avviene solo dopo una esplicita richiesta.

Ma questo avviene non perché le persone non vogliono aiutare… è che spesso non possono farlo se non sanno che qualcuno sta soffrendo o ha bisogno!

Se non sappiamo cosa fare, non possiamo muoverci in modo efficace.

A volte vogliamo rispettare la privacy, abbiamo una spontanea ritrosia o non vogliamo compromettere l’autonomia degli altri.

Una richiesta ESPLICITA può eliminare queste incertezze, in modo che chiedere aiuto permetta alle altre persone di essere gentili e di creare opportunità di legami sociali positivi.

Questo è vero in moltissimi contesti, dalla famiglia al lavoro: creare una vicinanza emotiva dimostrando fiducia con la condivisione delle vulnerabilità permette di lavorare verso un obiettivo comune.

Oppure, scrivimi un messaggio (rispondo sempre!)

Giacomo Lucarini
Giacomo Lucarini

Life Coach, Dottore in Tecniche Psicologiche e Specialista in Comunicazione e Marketing. Curioso per passione e con tanta esperienza sul campo. Lettore compulsivo di noir, amo i film d’autore, il cyberpunk e la musica lo-fi. Se senti di avere bisogno di una mano per migliorare la tua vita, sono la persona giusta.

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