Storia, semplicità, immersività: questi sono gli ingredienti del successo secondo uno dei padri del videogioco per come lo conosciamo: il geniale Shigeru Miyamoto, papà di Super Mario e colonna storica di Nintendo.

Il bel video realizzato da VOX è probabilmente un veicolo per la promozione della nuova incarnazione della mascotte Nintendo, quel Super Mario Run esclusiva di iPhone che tanto ha fatto discutere negli ultimi giorni.

Ma in una manciata di minuti racchiude un’importante lezione, valida in ogni campo dell’intrattenimento… e oltre.

Prima parte: Storia

Oggi i videogiochi sono realizzati con grandissima cura e la sceneggiatura va di pari passo al level design: ma agli albori del gioco elettronico, spesso la “trama” se la doveva inventare il giocatore a partire dagli scarni elementi che trovava sullo schermo.

Un triangolo-astronave ultimo baluardo dell’umanità contro dei cerchi-asteroidi, un rettangolo-carro armato che spara contro degli scarabocchi-alieni…

Non che fosse un male, intendiamoci.
Ho sviluppato molta immaginazione giocando di fantasia con i pochi pixel che trovavo sugli schermi delle sale giochi.

Il boom arrivò con l’ingresso di una storia vera e propria nell’esperienza del giocatore: la vicenda di Donkey Kong, fenomeno videoludico per eccellenza, nasce con il naufragio del gioco dedicato a Popeye, il famoso Braccio di Ferro mangia-spinaci e picchia-tipacci.

Persi i diritti di immagine dei celebri personaggi, Miyamoto trasformò Braccio di Ferro in Mario (allora chiamato Mr. Video/Jumpman), Olivia in Daisy e il cattivaccio Bluto nell’omonimo scimmione lancia-barili: Donkey Kong, con una piccola ma “motivazionale” trama archetipica (salvare la bella dalle grinfie del mostro, alla King Kong!) diventò il videogame più giocato dell’epoca e una pietra miliare.

Seconda parte: Semplicità

La regola di Miyamoto, rimasta poi per le altre “killer application” delle console Nintendo, è la seguente: il giocatore NON deve leggere le istruzioni, ma imparare giocando.

Sento le rotelle nella tua testa girare vorticosamente, vero?

Mai filosofia fu più vicina a quella del “fail again, fail better”: per avere successo bisogna sbagliare, imparare dai propri errori e poi migliorare. In questo senso, Donkey Kong, Super Mario Bros e i suoi sequel sono dei campioni.

Chi ha mai avuto bisogno di istruzioni, quando in un minuto si poteva imparare, grazie ad una programmazione che “ci prende per mano”, tutti i comandi utili?

Ecco la lezione: rendere evidente in modo intuitivo, qualsiasi prodotto tu stia realizzando, il modo di utilizzarlo.

Terza Parte: Immersività

Oggi, tra stampanti 3D, foto e video a 360°, realtà aumentata e chi più ne ha più ne metta… si rischia di mettere il mezzo davanti al contenuto.

Spesso però, dopo la prima sensazione di entusiasmo per la novità, il “mezzo” in sé non è in grado di resistere sulla lunga distanza.

La storia delle console ce lo insegna e Nintendo lo sa bene: pioniera di nuovi modi di giocare, ha poi rischiato di veder sgonfiare l’interesse dei suoi utenti nella successiva fase di “mantenimento”, quando servivano prodotti (in questo caso, giochi) all’altezza che sfruttassero le caratteristiche degli strumenti a disposizione.

Questo per dire che senza contenuti all’altezza, qualsiasi tecnologia rischia di essere solo una curiosità “figa” del momento, senza attecchire e diventare lo standard.

L’utente deve sentirsi invogliato a “giocare”, a utilizzare il prodotto, perché è divertente, utile, piacevole ma soprattutto perché lo sente suo, lo avverte come parte della propria vita.

Conclusione

Che si tratti di un videogioco, di un racconto per immagini o di un video, questi tre ingredienti sono fondamentali.

Dare allo spettatore/utente una storia per la quale emozionarsi, strutturata in modo immediatamente comprensibile, generando al tempo stesso la sensazione di coinvolgimento.

Se vuoi saperne di più sull’ascesa di Nintendo e del periodo d’oro dell’industria dei videogiochi, una lettura istruttiva e divertente che consiglio non solo ai gamer ma a tutti gli appassionati di creatività, è La Storia di Mario di Multiplayer Edizioni.

Giacomo Lucarini

Giacomo Lucarini

Life Coach, Dottore in Tecniche Psicologiche e Specialista in Comunicazione e Marketing. Curioso per passione e con tanta esperienza sul campo. Lettore compulsivo di noir, amo i film d’autore, il cyberpunk e la musica lo-fi. Se senti di avere bisogno di una mano per migliorare la tua vita, sono la persona giusta.

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