La mente umana è una macchina incredibile, ma non è immune da errori.
I bias cognitivi sono distorsioni sistematiche nel nostro pensiero, che possono influenzare le decisioni che prendiamo e la percezione della realtà.
Ecco una lista dei 10 bias cognitivi più comuni, con un esempio per ciascuno.
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Bias di Conferma: Tendiamo a cercare, interpretare e ricordare le informazioni in modo che confermino le nostre convinzioni preesistenti.
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Esempio: Se credi che il tuo collega sia pigro, potresti notare solo i momenti in cui prende pause frequenti e ignorare le volte in cui lavora fino a tardi.
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Effetto Ancoraggio: Ci basiamo troppo sulla prima informazione che riceviamo (“ancora”) quando prendiamo decisioni. Usato moltissimo in comunicazione e marketing.
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Esempio: Se il primo prezzo che vedi per un prodotto è 100€, potresti considerare un prezzo di 80€ come un affare, anche se il valore reale è di 60€.
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Bias di Autoservizio: Tendiamo a attribuire i successi a noi stessi e gli insuccessi a fattori esterni.
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Esempio: Se passi un esame, potresti pensare che sia grazie al tuo duro lavoro. Se fallisci, potresti incolpare l’insegnante.
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Effetto Dunning-Kruger: Le persone con bassa abilità in un compito tendono a sopravvalutare le proprie capacità.
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Esempio: Una persona che canta stonato ad un karaoke potrebbe pensare di avere una voce eccezionale.
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Bias di Prossimità Temporale: Diamo più peso agli eventi recenti rispetto a quelli passati.
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Esempio: Dopo aver visto un film horror, potresti avere paura di camminare da solo di notte, anche se hai fatto quella stessa passeggiata centinaia di volte senza problemi.
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Effetto Halo: La nostra impressione generale di una persona influisce su come valutiamo le sue caratteristiche specifiche.
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Esempio: Se pensi che un collega sia simpatico, potresti anche pensare che sia più competente nel suo lavoro.
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Bias di Negatività: Tendiamo a dare più peso alle informazioni negative rispetto a quelle positive.
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Esempio: Anche se ricevi nove commenti positivi e uno negativo su un progetto, potresti focalizzarti solo su quello negativo.
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Bias di Gruppo: Tendiamo a conformarci alle opinioni e comportamenti del gruppo.
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Esempio: Se tutti i tuoi amici decidono di vedere un certo film, potresti decidere di vederlo anche se non ti interessa.
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Bias di Sopravvalutazione: Sopravvalutiamo la probabilità che accadano eventi drammatici a causa della loro prevalenza nei media.
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Esempio: Dopo aver sentito notizie di attacchi di squali, potresti avere paura di nuotare nell’oceano, nonostante la probabilità di un attacco sia estremamente bassa.
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Bias di Status Quo: Preferiamo che le cose rimangano come sono e resistiamo al cambiamento.
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Esempio: Anche se un nuovo software di lavoro potrebbe essere più efficiente, potresti resistere all’idea di cambiarlo perché sei abituato a quello vecchio.
Conclusione
I bias cognitivi sono trappole mentali in cui tutti cadono di tanto in tanto.
Riconoscere questi bias è il primo passo per prendere decisioni più informate e vedere il mondo in modo più chiaro.
Come sempre, la chiave è la riflessione e l’autoconsapevolezza.
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