Fatti una camminata veloce: se non riesci a pensare e sei sotto stress è un toccasana.

Fare due passi per schiarirsi le idee è ormai un concetto diffuso… ma è davvero efficace?

Muoversi consente di stimolare l’attività cerebrale, dunque il pensiero.

Quindi sì, camminare aiuta a pensare meglio.

Se da un lato sembra poetico immaginarsi il pensatore come un girovago nella natura, dall’altro esiste una spiegazione scientifica al fenomeno.

Diverse ricerche, infatti, legano la camminata al miglioramento del pensiero.

Non aspettarti un’eureka in stile Archimede alla fine di una passeggiata, ma sicuramente, camminando la tua mente lavorerà di più.

Muoversi, infatti, conduce il cuore a pompare più sangue all’interno del tuo organismo.

Il sangue si muove e trasporta più ossigeno al cervello.

Ecco, anche per questo ti consiglio di prediligere luoghi immersi nella verde o nella natura.

Grande vantaggio della camminata è proprio dare una boccata d’aria al tuo corpo, ossigenando la tua mente.

Ora che ti ho introdotto ad alcuni dei giovamenti della camminata sostenuta e sul perché dovresti provarla, non ti resta che continuare a leggere.

Passo dopo passo analizzerò quest’attività, lasciandoti alcuni consigli per poterla praticare al meglio.

Cos’è la camminata veloce?

La camminata a passo svelto è un’attività di bassa intensità e di lunga durata, dunque aerobica.

L’esercizio è in grado di migliorare le funzionalità cardiocircolatorie, metaboliche, respiratorie, portando benefici anche all’umore.

Camminata veloce non è passeggiata o jogging

La camminata veloce non è né una passeggiata né una “corsetta”.

La prima risulta come un’attività d’intrattenimento, piacevole, leggera e spensierata ma soprattutto priva di obiettivi concreti dal punto di vista terapeutico.

In questo la prende le distanze dal pacifico passeggiare.

Nonostante entrambi gli esercizi siano legati dall’aspetto dilettevole, camminare a ritmo sostenuto ha un carattere benefico nettamente superiore.

Proprio per la sua funzionalità più mirata rispetto alla passeggiata, la camminata veloce costituisce uno step ulteriore, ad un passo da quello che viene considerato formalmente come attività sportiva: il jogging.

I due esercizi non devono però essere confusi.

La camminata spesso può essere introduttiva, ma la differenza rimane sostanziale, sia nello scopo che nello sviluppo.

L’impegno tra camminare e correre, infatti, è sicuramente differente, così come le reazioni di muscoli e apparato respiratorio in seguito alle due attività.

Nonostante possa essere preparatoria alla corsa la camminata rimane un esercizio a sé stante, con caratteristiche e vantaggi specifici.

Perché la camminata veloce fa bene

Capiamo ora nel dettaglio i vantaggi di questo esercizio, distinguendo tra cose buon per il fisico e per la mente.

Benefici della camminata veloce: il fisico

Tra i benefici fisici troviamo alcuni miglioramenti alle funzionalità fisiche di chi la pratica: stimolando il metabolismo ti aiuta a dimagrire e bruciare qualche caloria di troppo quando vuoi perdere peso.

Come già detto, dall’attività cardiocircolatoria, a quella respiratoria, senza dimenticare quella metabolica e muscolare, gli esiti positivi di una camminata sono molteplici, persino ridurre il rischio di malattie e per tenere sotto controllo patologie come il diabete.

Menzione particolare va fatta per il miglioramento della postura e per la sua capacità di tonificare i muscoli, preservare ossa e articolazioni, prevenendo da malattie causate dall’avanzamento dell’età o da malattie articolari o degenerative. Walking is good!

Leggi anche: Smetti di pensare troppo e vivi meglio

Benefici mentali della camminata veloce

Mentre quelli precedenti sono più noti, i benefici per la salute mentale del camminare vengono spesso tralasciati.

E invece, indovina un po’, sono decisamente importanti quanto i precedenti se non addirittura di più, per il bene del cervello e dell’umore.

La salute della mente inizia da una bella passeggiata a ritmo sostenuto, staccando la testa dai pensieri e concentrandosi sul nostro benessere interiore e esteriore.

Camminare migliora l’umore, riduce lo stress e conseguentemente aiuta a pensare meglio e persino a combattere l’insonnia.

Tra le buone cose di questa attività fisica è bene citare anche l’aumento di fiducia in sé stessi e nelle capacità di socializzazione, frutto dell’aumento dell’entusiasmo e dunque di un idoneo livello delle energie psicofisiche.

Vantaggi rispetto alla corsa

Vediamo ora i suoi vantaggi rispetto alla corsa.

L’errore di considerare necessariamente la camminata come passaggio intermedio tra quattro passi rilassati e l’allenamento con una corsa, è molto diffuso nel mondo del fitness.

La passeggiata può trasformarsi in camminata o corsa ma quest’evoluzione non è obbligatoria.

Come già detto, i vantaggi del camminare sono validi e non hanno nulla da invidiare a quelli del running a vari livelli di allenamento.

La camminata veloce è un’attività più alla portata di tutti, più tranquilla ma non per questo non efficace.

Incide meno sulle articolazioni e, proprio per il suo impatto minore è sicuramente più praticabile.

Inoltre, va considerato come, anche la corsa più blanda sia sempre corsa.

Nella camminata è possibile regolare l’intensità a seconda dei propri bisogni e della propria condizione.

Ovviamente questi vantaggi devono essere considerati dai più e non necessariamente da chi vuole un’attività fisica più agonistica e intensiva.

Insomma, la convenienza più grande della camminata sta nella sua flessibilità: adeguata a ogni soggetto, in ogni condizione e adattabile ad ogni esigenza.

Camminata veloce: consigli

Ecco allora alcuni consigli utili.

Se prima d’ora non hai mai pensato di dedicarti a questo esercizio fisico e mentale – o se ci hai pensato e non sai come fare – questi suggerimenti faranno al caso tuo.

Come fare la camminata veloce

Da dove iniziare allora?

La postura è uno dei punti di forza di quest’attività e per questo è bene prestarci molta attenzione.

Ti consiglio allora di non correre con la testa chinata verso il basso, guarda un punto fisso davanti a te, ti aiuterà a mantenere la posizione corretta.

La schiena e le spalle devono essere dritte ma non per questo rigide: rilassa i muscoli per evitare tensioni o contratture.

Le braccia dovranno accompagnare l’andamento per aiutarti a mantenere stabilità e postura, marcando ritmo e passo.

Per quanto riguarda l’andatura e l’appoggio del piede, segui il movimento tallone-punta.

Questo ti consentirà di avere uno slancio maggiore e di distribuire il peso in modo bilanciato, evitando i colpi centrali più duri da sopportare a livello articolare – tipici della corsa.

Quando e dove fare esercizio

Quando dedicarsi a questo toccasana per l’organismo?

È sempre un buon momento per fare due passi, soprattutto se, come detto inizialmente, può aiutarti a riflettere e schiarire le idee.

Ciononostante, il mio consiglio è camminare la mattina (anche prima della colazione o della scrittura del tuo diario personale) o la sera (anche dopo cena), meglio se all’aria aperta.

Hai un tapis roulant? Va bene lo stesso se nei dintorni non hai dei bei posti rilassanti e sicuri.

Sicuramente, cominciare la giornata con una bella camminata ti consentirà di affrontarla con la giusta energia.

Al contrario, camminare la sera ti aiuterà ad alleggerire mente e corpo dallo stress accumulato durante il giorno.

Quanto spesso e per quanto tempo?

Abbiamo già visto come la camminata fitwalking non sia per nulla rigida, non abbia pretese o obblighi.

Ovviamente la costanza giova ai risultati che ottieni con quest’attività: dunque, se un esercizio ti permette di stare meglio, perché non farlo?

C’è chi dice che bisogna fare almeno 10.000 passi al giorno.

Senza esagerare, puoi iniziare facendone 5 o 6 mila, anche non tutti in una volta, prendendoti delle pause dagli impegni per almeno qualche decina di minuti.

La camminata veloce può essere resa più piacevole ascoltando musica o podcast, un’altra sana abitudine da adottare!

L’esercizio può essere di durata variabile, aumentare il tempo di volta in volta è una buona idea, ma ti consiglio un incremento graduale.

Puoi iniziare con sessioni di 10 minuti al giorno dai 3 ai 5 giorni settimanali, dopo alcune settimane potrai aumentare frequenza e durata dell’allenamento senza problemi: dai 15 ai 30 minuti, e poi fino ad un’ora.

Giacomo Lucarini
Giacomo Lucarini

Life Coach, Dottore in Tecniche Psicologiche e Specialista in Comunicazione e Marketing. Curioso per passione e con tanta esperienza sul campo. Lettore compulsivo di noir, amo i film d’autore, il cyberpunk e la musica lo-fi. Se senti di avere bisogno di una mano per migliorare la tua vita, sono la persona giusta.

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