Sto scrivendo in un particolare momento di inc***atura.

Proprio così: sono emotivamente scosso e la prima cosa che faccio è mettermi qua a scrivere sul blog.

Per due motivi:

1. Scrivere, come sostengo da anni e i miei clienti sanno, è il modo migliore per affrontare le questioni che ci portano ad essere preda delle emozioni;

2. Beh, così ho un nuovo articolo interessante per il blog.

Parliamo quindi di una cosa importante: la gentilezza.

Sì, esatto, quella virtù che sembra andare a braccetto con l’essere umani, ma che spesso viene messa da parte.

Ma chiariamo subito una cosa: gentilezza e piacevolezza non sono la stessa cosa.

Anche se spesso le confondiamo fra loro.

La gentilezza è come un abbraccio caldo di un vecchio amico, mentre la piacevolezza è più come un cocktail estivo frizzante.

E, credimi, possono essere molto diverse.

Ma andiamo al sodo.

Viviamo in un mondo in cui il caos sembra prendere il sopravvento, dove i guastatori della vita reale e i troll online proliferano come funghi velenosi in un bosco incantato.

Ci troviamo spesso in situazioni in cui la gentilezza sembra un lontano ricordo, un’utopia irraggiungibile.

Eppure, la scienza ci dice che la gentilezza può rendere le nostre vite più felici.

Quindi, perché non impegnarci a essere più gentili, nonostante le avversità?

Immagina questa scena: ti svegli al mattino con la determinazione di comportarti gentilmente, di diffondere l’amore e la felicità nel mondo (o quantomeno nel tuo quartiere).

Sei sulla buona strada, ma poi, proprio quando stai per iniziare la giornata nel migliore dei modi, il tuo partner o il tuo collega di lavoro, distratto dal caffè che ancora non ha assorbito, pronuncia una frase che sembra un’accusa diretta.

Cosa succede?

Ti arrabbia, iniziate una discussione e il tuo nobile intento di gentilezza va a farsi benedire all’istante.

Come sconfiggere il caos e ritrovare la gentilezza

Ma non disperare!

Ci sono delle strategie per sconfiggere il caos e mantenere la gentilezza al centro della nostra vita.

Ecco tre sistemi da tenere a mente:

  • Avvia e riavvia il ciclo gentilezza-felicità: ogni mattina, prima di affrontare il caos del mondo esterno, ripeti dentro di te che sarai gentile e… metti subito in pratica un gesto gentile. Ad esempio, fai uno sguardo amichevole al conducente che ti taglia la strada nel traffico (so che è difficile). Potresti persino sorprenderti a provare una strana sensazione chiamata “felicità”.
  • Evita le interruzioni della tua gentilezza: sappiamo tutti che alcune persone sembrano nate per seminare discordia e interrompere il nostro prezioso ciclo di gentilezza. Ma possiamo essere più furbi di loro: se il tuo ambiente di lavoro è infestato da guastatori, fai di tutto per evitarli o affrontali con assertività. Se vivi in una città dove la gentilezza sembra una parola straniera, sii il cambiamento che vuoi vedere nel vicinato… o evita il vicinato. E, per amor del cielo, rifletti sul tuo utilizzo dei social media. Passi troppo tempo su una piattaforma che vedi essere troppo piena di odio? Trova un luogo virtuale più gentile, dove i troll sono relegati alle loro oscure tane.
  • Non interrompete voi stessi: sì, amici, anche noi possiamo essere colpevoli di interrompere il ciclo gentilezza-felicità. A volte, in momenti di debolezza o di stress, la gentilezza altrui può sembrarci irritante e scatenare in noi una reazione negativa. Ma ricordate, il ciclo è fragile! Quando vi rendete conto di aver commesso un errore, chiedete scusa. Un piccolo gesto di contrizione può riavviare il ciclo virtuoso, riparando la vostra relazione e portandovi entrambi verso una maggiore felicità.

Ora, so cosa stai pensando:

“Ma Giacomo, tutto questo suona fantastico sulla carta, ma il mondo reale è molto più complicato!”

Ed è vero, la realtà è spesso come un romanzo di Dostoevskij: complessa, oscura e piena di personaggi eccentrici.

Ma se vogliamo creare un mondo migliore, dobbiamo impegnarci a essere gentili, anche quando sembra controproducente.

E ricorda, non si tratta solo di noi stessi, ma dell’intera umanità.

Mi piace pensare alla gentilezza come al Gandalf in “Il Signore degli Anelli”, che si oppone alla malvagità con un sorriso e una parola gentile.

E sappiamo tutti che Gandalf è il tipo di persona che tutti vorremmo avere come amico.

Quindi, sii come Gandalf!

E non permettete che il potere oscuro dei troll o il caos della vita ti strappi via la gentilezza.

Insegniamo al mondo che la gentilezza può sconfiggere la negatività e costruire un futuro migliore.

E se qualcuno ti chiede se tutto questo ha senso, rispondi con un sorriso:

“Forse è completamente idiota, ma almeno avrò una bella giornata!”

Prenditi cura di te e degli altri.

Oppure, scrivimi un messaggio (rispondo sempre!)

Giacomo Lucarini
Giacomo Lucarini

Life Coach, Dottore in Tecniche Psicologiche e Specialista in Comunicazione e Marketing. Curioso per passione e con tanta esperienza sul campo. Lettore compulsivo di noir, amo i film d’autore, il cyberpunk e la musica lo-fi. Se senti di avere bisogno di una mano per migliorare la tua vita, sono la persona giusta.

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