Guardiamoci in faccia: siamo pessimi nel prevedere ciò che ci renderà felici.

Le nostre previsioni sulla felicità tendono ad impantanarsi nelle nostre preferenze per la sicurezza e il controllo, finendo per guidarci verso scelte che, pur confortevoli nel breve termine, potrebbero non essere quelle più arricchenti per la nostra crescita personale.

La questione, quindi, si sposta da una ricerca effimera di momenti felici a un approccio più profondo verso le decisioni che prendiamo.

Dobbiamo… ingrandirci, espanderci, piuttosto che limitarci!

Quando ci troviamo di fronte a scelte di vita importanti, che si tratti di rimanere o lasciare una relazione, un lavoro, o qualsiasi altro bivio significativo, spesso il conforto a breve termine può sembrare la scelta più allettante.

Questo approccio può portarci a tradire il nostro potenziale di crescita.

La domanda su come una scelta ci “ingrandirà” richiede di ascoltare una risposta più profonda, quella parte di noi che “sa” se una determinata direzione ci porterà verso un ampliamento del nostro essere o se, al contrario, ci limiterà.

E, a proposito: non dobbiamo temere il “bruciare i ponti”.

Le decisioni irreversibili tendono a essere più soddisfacenti perché ci lasciano con una sola direzione possibile, quella in avanti, verso ciò che abbiamo scelto.

Questo non vuol dire agire con leggerezza o senza riflettere sulle possibili conseguenze delle nostre azioni, ma piuttosto riconoscere che alcune scelte, una volta prese, ci impegnano in un percorso che richiede tutto il nostro impegno e la nostra energia, senza possibilità di tornare indietro.

(Lo dice uno dei maggiori studiosi di Jung, non solo io!)

Questa visione ci invita a guardare oltre l’immediata gratificazione o il conforto a breve termine, spingendoci a valutare le nostre scelte in termini di crescita personale, di espansione dell’io, di capacità di affrontare e superare le sfide che la vita ci pone davanti.

È un invito a vivere pienamente, a osare, a rischiare, perché solo così possiamo sperare di realizzare il nostro pieno potenziale.

In ultima analisi, la vera domanda da porsi di fronte a una scelta di vita non è se ci renderà felici secondo i nostri attuali standard di felicità, ma se ci porterà verso una versione più completa, più ricca e più profonda di noi stessi.

La felicità vera, forse, risiede proprio in questo processo di continua trasformazione e ingrandimento dell’essere.

E così, anche se la strada può essere costellata di incertezze e di decisioni difficili, il viaggio sarà forse il più gratificante che possiamo intraprendere.

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Giacomo Lucarini
Giacomo Lucarini

Life Coach, Dottore in Tecniche Psicologiche e Specialista in Comunicazione e Marketing. Curioso per passione e con tanta esperienza sul campo. Lettore compulsivo di noir, amo i film d’autore, il cyberpunk e la musica lo-fi. Se senti di avere bisogno di una mano per migliorare la tua vita, sono la persona giusta.

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