Grazie alla mia fissazione per la gestione del tempo e vivere attivamente la nostra vita… e il libro “Smetti di guardare Serie Tv del C****!”

Ovvero, non lasciarci abbindolare dal bulimico intrattenimento moderno e scegliere con più consapevolezza come vogliamo mettere a frutto il tempo libero.

E parlo da grande appassionato di cinema e tv, sia chiaro…

Ecco un riassunto della conversazione con Betty Senatore, durante la trasmissione Cose Che Capital.

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Perché fare liste di “visione” è un errore secondo te?

La lista diventa un errore quando si trasforma in un esercizio di accumulo e poi… quella lista non la consideriamo, non riusciamo a stare al passo.

Continuiamo ad accumulare e magari ci stressiamo perché non riusciamo a dare seguito alle nostre aspettative.

Una cosa importante che viene fuori dal tuo libro è quello di mettere un timer, cioè sapersi dare uno stop. Saper anche dire a un certo punto questa serie non è utile. Basta. Non è che mi devo sentire in colpa se continuo a guardarla, devo smettere.

Sì, questa è una delle cose più difficili e che si imparano con tempo e con un po’ di forza di volontà.

Nel senso che bisogna dare un timer per non finire nel gorgo del binge watching e poi ritrovarsi alle quattro di notte dicendo ommioddio, cosa sto facendo della mia vita?

Ma anche la mattina dopo ce lo chiediamo spesso, anzi…

Un problema grosso che abbiamo è il fatto che abbiamo difficoltà a staccarci dalle cose in cui abbiamo già investito una certa quantità di tempo. [Vedi questo articolo]

Quindi ci sono delle serie che portiamo in fondo… quasi per senso del dovere.

Vediamo tutti gli episodi e poi diciamo: non mi ha lasciato niente, avevo visto bene all’inizio.

Alle volte ci vuole il coraggio di dire di no “Il mio tempo vale di più”.

Nel libro c’è un capitolo che si intitola “Sii il salmone della tua passione”, è divertentissimo. Bisogna risalire il flusso dei titoli. Che cosa intendi?

Intendo che bisogna fare come i salmoni e risalire la “corrente dei prodotti”.

Invece di accumulare titoli, perché siamo bombardati da 1000 cose attraverso tv, piattaforme, spot che ti danno sempre qualcosa di nuovo da inseguire e vedere passivamente… che magari non è adatto a te.

Noi dobbiamo essere ATTIVI e risalire la corrente.

Se qualcosa ti piace, devi scavare un pochettino e risalire il flusso, tornare indietro per scoprire cosa ha fatto quel regista, quello sceneggiatore, andare a ripescare capisaldi e titoli simili del genere narrativo, queste colonne portanti.

È vero. E soprattutto evitare di dover guardare un po’ tutto quello che va di moda perché spesso alcune serie vivono solo di hype e “pubblicità”.

Assolutamente. Smettere di voler essere aggiornati su tutto o, peggio, i primi a vedere le cose che ci vengono “spinte davanti” e di cui sappiamo poco o nulla.

Che poi magari ci deludono… quando ormai abbiamo buttato 10 ore della nostra vita.

L’era del binge watching e delle serie che escono con tutti gli episodi volge al termine?

Diciamo che gli ultimi venti anni sono stati la grande stagione dello streaming, che ha cambiato le abitudini e in qualche modo anche il cervello di noi spettatori, nel senso che non siamo più abituati ad aspettare.

In una società in cui abbiamo tutto e subito, anche dalle tv, abbiamo partecipato all’abbuffata completa.

Adesso però anche le piattaforme streaming si stanno accorgendo che “bruciare” una serie nel giro di un giorno quando la pubblicano tutta non è una strategia di marketing adatta o comunque che porta più di un tot.

Meglio che se ne discuta per mesi: ecco perché anche Netflix fa uscire stagioni complete ma… a puntate pure quelle (parte uno e parte due a distanza di tempo) e poi le fa uscire a cavallo di due mesi, così chi paga solo per un mese deve abbonarsi anche al mese successivo.

Sono tutte piccole strategie che fanno capire che il binge watching verrà sempre portato avanti, perché ormai ce l’abbiamo ed è qui per rimanere, ma le cose veramente importanti verranno un pochino più centellinate: è il marketing, bellezza.

Giacomo Lucarini
Giacomo Lucarini

Life Coach, Dottore in Tecniche Psicologiche e Specialista in Comunicazione e Marketing. Curioso per passione e con tanta esperienza sul campo. Lettore compulsivo di noir, amo i film d’autore, il cyberpunk e la musica lo-fi. Se senti di avere bisogno di una mano per migliorare la tua vita, sono la persona giusta.

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