Dormire bene è una necessità comune a tutti gli esseri umani, ma non è così scontato godere di un buon sonno.

Rifletti un secondo sull’importanza del riposo: fin dall’infanzia un’abitudine diffusa è quella di raccontare storie per conciliare il sonno.

La fantasia della narrazione avvicina i più piccoli – ma chi dice non possa accadere anche con i più grandi? – al mondo onirico che si apre nel sogno, aiutandoli ad addormentarsi.

Dunque, se per il bambino è importante dormire in modo pacifico, perché dovrebbe perdersi questo buon vezzo in età adulta?

Ecco perché in questo articolo ti parlerò di come migliorare la qualità del sonno.

Analizzerò l’importanza del riposo, l’insonnia e i suoi sintomi, concludendo con alcuni consigli per dormire bene, per non lasciarti sfuggire nemmeno una buona dormita e ritrovare il sonno perduto!

Dormire bene: perché è importante

Perché è importante dormire bene?

Partiamo dal presupposto che privarsi di una funzione vitale non può di certo far bene.

Pensa come reagirebbe il corpo all’assenza di cibo o di acqua.

Spesso la mancanza di sonno viene considerata come meno grave rispetto ai casi di malnutrizione o disidratazione, ma le conseguenze sono ugualmente spiacevoli.

Al di là degli esiti negativi causati dal disturbo del sonno, è bene nominare alcuni dei benefici del riposo notturno.

Il buon riposo è senza dubbio rigenerante, una vera e propria ricarica per l’individuo.

Inoltre, dormire meglio consente di consolidare ricordi, rinforzare capacità cognitive e disintossicare la propria mente da pensieri inutili.

Cosa avviene durante il sonno

Capiamo ora cosa succede durante il sonno: come si articola e quali fasi lo compongono.

Prima di tutto bisogna considerare la presenza di diverse fasi all’interno del sonno e tra queste, la più importante, è costituita dal sonno profondo.

Questa è necessaria affinché l’organismo si “ricarichi” sia fisicamente che mentalmente.

Nella fase di sonno REM (o profondo) i muscoli si rilassano, i sogni sono intesi; corpo e cervello subiscono un rallentamento ed è difficile svegliarsi.

Questo stadio si alterna a quello definito di sonno non-REM, nel quale si sogna in modo più “superficiale”, dunque meno profondo e più vicino alla realtà.

Non a caso, la natura dei sogni in questa situazione è associabile al pensiero.

Il sonno si compone perciò di momenti più profondi e onirici e di attimi più vigili, ed è proprio il passaggio tra questi due stati ad apportare grandi benefici.

Tra questi vi è il consolidamento dei ricordi e il potenziamento delle facoltà del nostro intelletto.

Quante ore di sonno per dormire bene?

Ma arriviamo ad un quesito piuttosto comune: qual è il numero di ore di sonno necessario per dormire bene?

La media di ore di riposo necessarie oscilla, per un adulto, tra le 7 ore e le 9 ore a notte, quantitativo valido anche per i soggetti anziani, mentre i bambini possono permettersi qualche momento in più (arrivando fino a 10-12 ore per notte).

È bene tenere in considerazione questi dati ma questo non significa tralasciare l’esperienza individuale.

Per quanto siano validi gli studi in proposito, ognuno conosce il suo fabbisogno di sonno.

Il sonno, infatti, seppur comune ed essenziale a tutti gli esseri umani, è regolato da dinamiche variabili, che cambiano da soggetto a soggetto ma anche nella stessa persona in due fasi distinte della vita.

Regolare il proprio riposo sulla base di esigenze personali è un modo di ascoltarsi.

Non rispettare i bisogni del proprio corpo, infatti, può avere conseguenze che non devono assolutamente essere sottovalutate.

Sintomi della mancanza di sonno

I sintomi della mancanza di sonno sono di natura fisica ma anche sociale, due dimensioni che non possono che intrecciarsi l’una all’altra.

Tra gli esiti negativi dell’insonnia si trovano depressione, ansia, isolamento, carenza di produttività ma anche astenia e indebolimento del sistema immunitario.

Insomma, dormire poco o dormire male è in grado di danneggiare il tuo corpo ma anche la tua mente.

DORMIRE BENE

7 abitudini per dormire bene e vivere meglio

Ecco perché ti suggerirò ora 7 abitudini per dormire bene e vivere meglio.

Grazie a questi consigli e rimedi potrai finalmente godere di un buon sonno notturno, dicendo addio all’insonnia.

Rispetta le fasi del giorno e della notte

Rispettare le fasi del giorno e della notte è fondamentale poiché invertire l’ordine di un processo naturale provocherà certamente dei danni.

L’uomo infatti ha da sempre regolato il suo ciclo di sonno-veglia sulla base di fattori e coordinate a lui esterne.

Ciascun organismo vive all’interno e secondo i ritmi di un ciclo naturale, detto ritmo circadiano.

Questo significa che l’individuo si regola spontaneamente rispetto alle ore di luce e di buio: salvo casi particolari, lavorativi, ad esempio, è bene seguire questo ciclo perché le energie si ricarichino appieno.

Crea una routine e degli orari fissi

Creare e mantenere una routine può aiutare a dormire bene la notte e a scandire le attività quotidiane.

Avere degli orari fissi, infatti, abituerà il tuo corpo ai momenti di veglia e fasi di sonno, evitando quindi le difficoltà ad addormentarsi.

Per questo consiglio di andare a dormire sempre alla stessa ora – se possibile – così da regolare i ritmi e garantire la qualità e la durata del sonno.

In questo modo riuscirai a instaurare un orologio biologico, replicando le scansioni naturali.

La camera da letto perfetta

Per dormire bene è necessario un ambiente confortevole, insomma, la camera da letto perfetta.

La stanza nella quale si riposa, ovviamente, deve avere delle caratteristiche propedeutiche ad un sonno ristoratore.

Tra queste la prima è senza dubbio l’illuminazione: come già detto il nostro organismo si regola in base al ciclo naturale manifestato attraverso la luce.

Da qui ne consegue come la camera da letto debba essere protetta da agenti luminosi nel corso nella notte, ma anche in grado di far trapelare la lucentezza del mattino.

Questo ti consentirà di prendere sonno in maniera più agevole e di svegliarti in modo tranquillo.

Insomma, cerca un ambiente che rispetti ritmi e toni di giorno e notte, al fine di riprodurre anche nello spazio, quel ritmo che determina il pieno recupero delle energie.

Niente stimoli prima di dormire

Una cattiva abitudine che si ha spesso, soprattutto oggi, è quello di stimolare la mente prima di andare a letto.

Ecco, questo è proprio da evitare.

Dormire è, come già detto, una forma di rilassamento, muscolare e mentale: concetto completamente opposto all’iperattività della vita.

Atteggiamento purtroppo diffuso è quello di utilizzare il cellulare prima di andare a dormire: questo stimola la tua mente e non ti permette di dormire bene.

La luce blu dei dispositivi elettronici, infatti, ricrea nel sistema nervoso centrale l’eccitazione della luce naturale.

Inoltre, altre sollecitazioni possono essere la sigaretta prima di andare a dormire o mangiare in modo eccessivamente pesante.

La nicotina, infatti, è un eccitante per il proprio fisico e una cena non troppo leggera affatica la digestione, complicando l’approccio al sonno.

Infine, per quanto fare attività fisica sia positivo per il proprio corpo, troppo movimento prima del sonno rischia di creare problemi nel corso della notte.

Leggi anche: FOMO, liberarsi dalla “paura di essere tagliati fuori”

Non lavorare prima di dormire

Proprio per le motivazioni appena citate, non lavorare prima di coricarti.

Posticipare il lavoro al momento antecedente al riposo notturno significa rompere una routine naturale.

Torno a sottolineare come il “giorno sia fatto per lavorare e la notte per dormire” – salvo casi particolari, ovviamente.

Inoltre, il lavoro costituisce uno stimolo non indifferente per la mente, ostacolando in questo modo il sonno.

Non da sottovalutare, poi, gli svantaggi nella produttività.

Ricorda che ogni attività deve avere un proprio luogo e un proprio tempo: confondere spazi e momenti intaccherà in modo negativo sia gli attimi di riposo sia quelli di lavoro.

Rilassa mente e corpo

Se dormire è una situazione volta al rilassamento, un po’ di relax prima di addormentarti non può che farti bene.

Infatti, rilassare mente e corpo può aiutarti a prendere sonno, evitando un brusco passaggio dalla fase di veglia a quella di sonno.

Rilassarti farà sfumare i confini, rendendo il cambiamento sempre più graduale.

Alimentazione corretta

Tra i fattori determinanti per il buon sonno non si può ignorare un’alimentazione corretta.

Va sempre tenuto in considerazione, infatti, come nel nostro organismo tutto sia strettamente connesso: mangiare bene e in modo sano avrà sicuramente effetti benefici sul nostro corpo e sulla nostra mente.

Da qui ne consegue come una buona abitudine alimentare si rifletta anche nella qualità e quantità di sonno dell’individuo.

Ci sono poi cibi più o meno d’aiuto, non a caso, prima ti parlavo di come le cene troppo pesanti non vadano d’accordo con una buona dormita.

Nel caso più specifico, vi sono alcuni alimenti propedeutici al sonno, tra questi troviamo alcuni cereali e frutti ricchi di magnesio, calcio e potassio.

Banane, uva, albicocche, kiwi, sono prodotti in grado di incidere positivamente.

Altri esempi possono essere il riso, le mandorle e l’avena, senza dimenticare l’olio extravergine d’oliva, ricco di melatonina.

Per contro, è bene evitare alimenti eccitanti, dunque molto zuccherati, contenenti caffeina o teina. 

Leggi anche: Camminata veloce per vivere e pensare meglio

Giacomo Lucarini
Giacomo Lucarini

Life Coach, Dottore in Tecniche Psicologiche e Specialista in Comunicazione e Marketing. Curioso per passione e con tanta esperienza sul campo. Lettore compulsivo di noir, amo i film d’autore, il cyberpunk e la musica lo-fi. Se senti di avere bisogno di una mano per migliorare la tua vita, sono la persona giusta.

Pin It on Pinterest

Share This