La gratitudine è diventata uno dei concetti più diffusi nel campo del life coaching, della crescita personale e (perdonami la parola) della motivazione.

È spesso presentata come la soluzione magica per risolvere i problemi e raggiungere la felicità.

Tuttavia, è importante andare oltre il suo utilizzo banale e comprendere appieno il suo potenziale.

Analizziamo allora come viene spesso consigliata nei tradizionali contenuti “motivescional” e valutando i suoi pro e contro nella vita di tutti i giorni.

La gratitudine come luogo comune

Spesso, nelle uscite del guru motivazionali, la gratitudine viene presentata in modo banale e superficiale.

Ci viene detto di tenere un diario della gratitudine e di elencare le cose per cui siamo grati ogni giorno, come se fosse la soluzione perfetta a tutti i nostri problemi.

Tuttavia, questa visione semplificata trascura la complessità delle nostre esperienze di vita e dei nostri sentimenti.

Questo non significa che un diario della gratitudine non possa aiutare.

(Anche se io preferisco un diario a tutto tondo)

Modelli convenzionali di utilizzo della gratitudine

La gratitudine NON è una sorta di elisir per la felicità.

Ci viene spesso detto di concentrarci sul positivo, di ringraziare per le piccole cose e di visualizzare ciò che vogliamo nella nostra vita.

Sebbene questi esercizi abbiano il loro valore, possono diventare superficiali se non sono sostenuti da una comprensione più profonda del nostro benessere emotivo.

I pro della gratitudine nella vita di tutti i giorni

La gratitudine può essere uno strumento potente se viene utilizzata in modo autentico e consapevole.

Ci aiuta a sviluppare una prospettiva positiva, a focalizzarci sulle cose che apprezziamo e a riconoscere il valore delle persone e delle esperienze nella nostra vita.

Inoltre, la gratitudine può migliorare le nostre relazioni, ridurre lo stress e aumentare il nostro senso di benessere generale.

I contro della gratitudine nella vita di tutti i giorni

Tuttavia, c’è un rischio di cadere nell’eccesso di positività e di negare o sopprimere le nostre emozioni negative.

La gratitudine non dovrebbe essere un modo per evitare i problemi reali o per ignorare le difficoltà che affrontiamo.

Inoltre, l’uso eccessivo o meccanico della gratitudine può portare a una sorta di “gratitudine tossica”, in cui ci sentiamo in colpa per non essere abbastanza grati o ci condanniamo per avere sentimenti negativi.

Facciamo una sintesi più ragionata…

La mia prospettiva è che la gratitudine dovrebbe essere vista come uno strumento per l’accettazione.

Invece di cercare di essere costantemente grati per tutto, possiamo utilizzare la gratitudine per riconoscere e apprezzare le cose significative nella nostra vita, sia positive che negative.

Possiamo imparare a essere grati per le lezioni apprese dai momenti difficili, per le sfide che ci aiutano a crescere e per le persone che ci supportano nelle nostre avventure.

La gratitudine è un concetto importante nel life coaching, ma richiede una comprensione più profonda e una pratica consapevole per essere veramente efficace.

Non dovremmo cadere nel cliché della gratitudine superficiale, ma dovremmo abbracciare una prospettiva più autentica e realistica.

La gratitudine può essere uno strumento potente per sviluppare una prospettiva positiva e per apprezzare la bellezza e la complessità della vita.

Tuttavia, è fondamentale bilanciarla con la consapevolezza delle nostre emozioni e delle sfide che affrontiamo.

Coltivando una gratitudine consapevole, possiamo trasformare la nostra vita e camminare sul sentiero di una vera e duratura felicità.

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Giacomo Lucarini
Giacomo Lucarini

Life Coach, Dottore in Tecniche Psicologiche e Specialista in Comunicazione e Marketing. Curioso per passione e con tanta esperienza sul campo. Lettore compulsivo di noir, amo i film d’autore, il cyberpunk e la musica lo-fi. Se senti di avere bisogno di una mano per migliorare la tua vita, sono la persona giusta.

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