Voglio raccontarti una storia, una specie di rivoluzione personale – la mia fuga dall’ossessione comune per la produttività.

Una scoperta sconvolgente per me: la produttività non è una battaglia di volontà, è una questione di genetica.

Sorprendente, non ti pare?

Ho provato, e fallito, più volte anni fa ad aderire alla setta “delle 5 del Mattino”.

Poi ho fatto un passo indietro e ho detto a me stesso:

“Perché dovrei combattere contro la mia natura?”

Pensierino illuminante: scoprire che la mia inclinazione a essere più attivo nelle ore centrali della giornata non era un capriccio, ma una caratteristica genetica simile a milioni di altre persone.

Non era una mancanza di volontà!

Così, da “gufo” costretto a trasformarsi in “allodola”, sono diventato un gufo soddisfatto che segue i propri ritmi naturali, godendo di un notevole aumento di produttività.

Il mio spazio mentale si è dilatato, permettendomi di essere più attento, riflessivo e persino più efficiente.

Ma la mia rivoluzione non si è fermata qui.

Ho pian piano adottato la cosiddetta “Regola dei 2 minuti“.

Questa semplice ma efficace strategia consiste nel dedicarsi immediatamente a piccole attività che richiedono solo un paio di minuti.

Un piccolo investimento di tempo che libera la mente da un insieme di impegni da ricordare.

In più, agisce come un buon riscaldamento per le attività più impegnative, permettendo di affrontarle con una mente più libera e focalizzata.

Inaspettatamente, ho scoperto che l’aumento del livello di impegni ha fatto salire la mia efficienza.

Contro ogni aspettativa, essendo più occupato, sono diventato più consapevole nel gestire il mio tempo.

Ho messo a punto dei metodi che mi hanno permesso di “pulire” la mia mente da pensieri non necessari, creando più spazio mentale e incrementando la mia efficienza.

Infine, ho imparato a non rimandare.

Se ho da rispondere a un messaggio, lo faccio subito, evitando così di dimenticare e rischiare di perderci ulteriore tempo in seguito.

La piccola illuminazione che ho raggiunto è questa:

Non manca il tempo, ma lo spazio mentale.

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Gestendo le attività in maniera più mirata e organizzata, ho liberato il mio spazio mentale, ottenendo il risultato di essere più efficiente.

La produttività non dovrebbe essere una gabbia, ma un volo libero.

Dobbiamo sfidare le norme, andare controcorrente e riscoprire il nostro personale spazio mentale.

Ecco il “segreto” per trasformare la tua produttività.

Fatti coraggio, mettiti in discussione e scopri il tuo ritmo, il tuo spazio, il tuo modo di essere.

Siamo tutti unici e, di conseguenza, dovremmo gestire la produttività in maniera unica.

Oppure, scrivimi un messaggio (rispondo sempre!)

Giacomo Lucarini
Giacomo Lucarini

Life Coach, Dottore in Tecniche Psicologiche e Specialista in Comunicazione e Marketing. Curioso per passione e con tanta esperienza sul campo. Lettore compulsivo di noir, amo i film d’autore, il cyberpunk e la musica lo-fi. Se senti di avere bisogno di una mano per migliorare la tua vita, sono la persona giusta.

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