Non riesci a ricordare dove hai lasciato le chiavi della macchina, ma riesci a ricordare perfettamente tutti i nomi del cast dell’ultima serie tv che hai visto?

Potrebbe non essere colpa tua.

Potrebbe essere colpa del tuo smartphone.

Sì, hai sentito bene.

Il tuo adorato dispositivo elettronico potrebbe essere la ragione per cui la tua memoria sembra essere andata in vacanza.

La tua memoria è come un giardino.

Se non la curi, se non la usi, si secca.

E in un mondo in cui ci affidiamo sempre più ai nostri telefoni per ricordare tutto, dal nostro appuntamento dal dentista alla nostra lista della spesa, stiamo dimenticando di coltivare il nostro giardino della memoria.

Questo fenomeno è noto come ‘amnesia digitale’, e le sue radici si trovano nel crescente legame tra i nostri cervelli e i nostri dispositivi digitali.

L’uso dei telefoni cellulari è in aumento e il nostro mondo si è fatto più piccolo e si è trasferito online.

E con esso, è aumentata la sensazione di una memoria peggiore.

L’isolamento, lo stress e l’esaurimento hanno avuto un impatto sulla nostra memoria.

Molti di noi cercano di distrarsi con i social media, ma lo scrolling infinito e le continue notifiche possono creare ulteriore stress e influenzare ciò che, come e se ricordiamo.

Ma cosa succede quando esternalizziamo la nostra memoria a un dispositivo?

Gli esperti hanno opinioni diverse.

Alcuni ritengono che l’uso di dispositivi esterni per la memoria ci libera per concentrarci su altre cose.

Ad esempio, Chris Bird, professore di neuroscienze cognitive, afferma che

‘Abbiamo sempre scaricato le cose su dispositivi esterni, come prendere appunti, e questo ci ha permesso di avere vite più complesse’.

D’altra parte, ci sono esperti come il Professor Oliver Hardt, che studia la neurobiologia della memoria, che ci avvertono che l’uso eccessivo di dispositivi potrebbe portare a una diminuzione della funzionalità della memoria a lungo termine.

Hardt è particolarmente preoccupato per la nostra dipendenza dal GPS.

Sostiene che l’uso prolungato del GPS potrebbe ridurre la densità della materia grigia nell’ippocampo, il che potrebbe aumentare il rischio di depressione, psicopatologie e forme di demenza.

I nostri smartphone, mentre ci aprono nuove prospettive di conoscenza, possono anche distoglierci dal momento presente.

Se non prestiamo attenzione a un’esperienza, è meno probabile che la ricorderemo correttamente.

I nostri cervelli non possono fare multitasking.

Pensiamo di poterlo fare, ma in qualsiasi momento in cui il multitasking sembra avere successo, è perché uno di quei compiti non era cognitivamente impegnativo.

Questo non significa che dobbiamo abbandonare completamente i nostri telefoni.

Possono essere strumenti utili, che ci aiutano a gestire le nostre vite complesse.

Ma forse dobbiamo fare uno sforzo per fare più cose nella nostra testa.

Forse, se coltiviamo il nostro giardino della memoria, potremmo scoprire che è più fiorito di quanto pensassimo.

Mentre gli smartphone e la tecnologia digitale hanno reso la nostra vita più comoda in molti modi, è importante ricordare l’importanza di esercitare e coltivare la nostra memoria.

Anche se la ricerca sulla ‘amnesia digitale’ è ancora in corso, è chiaro che l’equilibrio è la chiave.

Usare la tecnologia come strumento, ma non permettere che sostituisca completamente le nostre capacità cognitive, è essenziale per mantenere una memoria sana e attiva.

Oppure, scrivimi un messaggio (rispondo sempre!)

Giacomo Lucarini
Giacomo Lucarini

Life Coach, Dottore in Tecniche Psicologiche e Specialista in Comunicazione e Marketing. Curioso per passione e con tanta esperienza sul campo. Lettore compulsivo di noir, amo i film d’autore, il cyberpunk e la musica lo-fi. Se senti di avere bisogno di una mano per migliorare la tua vita, sono la persona giusta.

Pin It on Pinterest

Share This