Prendi un attimo e fai un passo indietro dal frenetico carosello del multitasking.

Non importa quanto tu possa pensare che sia il tuo superpotere, forse è arrivato il momento di fare un bilancio.

Questa potrebbe essere la strada verso una vita più serena e produttiva.

Ti accorgi di saltellare come una cavalletta fra le mille attività della tua giornata, provando a tenere tutti i piatti in aria come un giocoliere nel circo della vita?

Come accade a moltissime persone, è facile cadere nella trappola del multitasking, pensando che più attività affrontiamo, più produttivi siamo.

Ma cosa succede quando un piatto cade?

Andiamo in crisi, ci arrabbiamo, ci sentiamo sopraffatti.

Ti suona familiare?

Immagina di essere alla scrivania, con tre finestre del browser aperte, una decina di schede per ciascuna, il telefono che squilla e la posta che ti inghiotte.

Ti ritrovi a navigare fra mail, chiamate e lavoro senza un vero obiettivo, come un capitano senza bussola in un mare in tempesta.

Si tratta di un’esperienza che tutti abbiamo vissuto almeno una volta (se va bene).

Ricordo quando ero studente.

Durante le sessioni di studio, cercavo di leggere i libri di testo, guardare le lezioni registrate, fare gli esercizi e allo stesso tempo controllare il mio telefono per non perdere nessuna notizia.

Risultato?

Non ricordavo nulla di quello che avevo letto o guardato, e la mia produttività scendeva al lumicino.

Un campanello d’allarme, senza dubbio.

Ho capito che il mio amato multitasking stava diventando un nemico.

Pensa a quando provi a guardare la TV mentre ceni (o controlli lo smartphone).

Puoi goderti davvero il tuo pasto o capire cosa stanno dicendo in TV?

Il più delle volte no.

Tipo cercare di correre in due direzioni contemporaneamente: non arrivi da nessuna parte.

Da una parte, il multitasking può sembrare un alleato.

Puoi passare velocemente da un compito all’altro, risparmiare tempo e affrontare situazioni impreviste.

Ebbene, l’adattabilità è una risorsa.

Ma a quale prezzo?

Diversi studi mostrano che il multitasking può avere un impatto negativo sulla concentrazione, sulla salute mentale e sulla memoria.

Saltare freneticamente da un’attività all’altra può portare a confusione, stress e anche a problemi di salute a lungo termine.

Come una pentola a pressione non controllata, alla fine scoppia.

Non fraintendermi, non sto dicendo che il multitasking sia il diavolo.

A volte può essere un vero e proprio salvavita, come per un chirurgo in sala operatoria o un pilota in volo.

Ma per la maggior parte di noi, è più un nemico che un amico.

Magari è tempo di prendere una pausa e riflettere su quello che davvero conta.

Come diceva Aristotele, la felicità non si trova nell’accumulo di attività, ma nella concentrazione su ciò che è veramente importante.

Pratiche come la mindfulness, che mettono l’accento sulla presenza e l’attenzione al momento presente, possono aiutarti a superare la tentazione del multitasking.

Come quella cioccolata fondente che ti chiama dal frigo a mezzanotte, anche il multitasking può sembrare seducente.

Ma ne vale davvero la pena?

In conclusione, forse è tempo di dire addio al multitasking.

Concentrati su una cosa alla volta, vivi il momento, goditi la vita.

Il tuo cervello e la tua salute mentale te ne saranno grati.

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Giacomo Lucarini
Giacomo Lucarini

Life Coach, Dottore in Tecniche Psicologiche e Specialista in Comunicazione e Marketing. Curioso per passione e con tanta esperienza sul campo. Lettore compulsivo di noir, amo i film d’autore, il cyberpunk e la musica lo-fi. Se senti di avere bisogno di una mano per migliorare la tua vita, sono la persona giusta.

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