La paura di fallire è un timore diffuso e comune a molti individui.

Quante volte la paura di fallire è stata un ostacolo?

Pensa alla tua esperienza personale.

Tirarsi indietro davanti a un rischio è un’azione istintiva, mossa principalmente dall’incertezza del successo.

Banalmente, non avendo l’assoluta certezza dell’esito positivo di un dato evento o comportamento, ci si ritira a priori.

Se questa situazione ti è familiare, non temere, non c’è nulla di sbagliato in quello che provi.

Il fallimento è una preoccupazione frequente, soprattutto nella società attuale.

Oggi viene continuamente esaltato il successo: si sente parlare di realizzazione in ogni dove.

Ciò che non viene raccontato, però, è come la strada verso il buon risultato non sia lineare.

Anzi, tutto il contrario.

Nel raggiungimento degli obiettivi, il fallimento è, come la vittoria, una parte del processo.

Tieni a mente questo concetto perché è il punto di partenza di questa analisi.

In questo articolo indagherò la paura del fallimento, prendendo in considerazione cause e conseguenze di questo fenomeno e lasciandoti alcuni consigli per affrontarlo.

Perché abbiamo paura di fallire

Perché abbiamo paura di fallire?

La preoccupazione del fallimento è data da una concezione negativa dell’errore, alimentata sia da dinamiche sociali che strettamente individuali.

Analizzare lo sbaglio come parte utile e fondamentale al processo di crescita può essere un modo per sradicare il timore.

Fallire, infatti, è essenziale in un percorso di miglioramento.

Rischiare significa uscire dalla propria zona di comfort e per questo crescere.

L’ansia del fallimento ha origine, quindi, da una prospettiva sbagliata nei confronti dell’errore.

Una grave condanna dello sbaglio conduce a non ritenerlo necessario allo sviluppo.

È così che le critiche – effettuate o ricevute – pesano sulla concezione del fallimento.

Cause della paura del fallimento

Le ansie e le difficoltà spesso hanno radici nel passato.

Tra le principali cause della paura del fallimento, come già detto, troviamo le critiche.

Ancor prima di ricevere giudizi da parte della società, però, chiunque ha fatto i conti con i rimproveri dei genitori.

È da considerare come, spesso, chi è vittima della paura del fallimento, abbia incontrato fin dall’infanzia delle critiche o delle carenze nel riconoscimento.

Questo comportamento, infatti, potrebbe generare timore nello sbaglio, per paura di un rimprovero o di deludere le aspettative dei genitori.

In questo modo si innesca una concezione sbagliata dell’errore, non più propedeutico alla crescita.

Altra radice della paura del fallimento può essere circoscritta ad un evento specifico.

Ad esempio, una presentazione andata male, un’esposizione davanti ad un pubblico che può aver creato disagio o imbarazzo.

In entrambi i casi, sia di una specifica circostanza, sia della prospettiva negativa acquisita nei confronti dell’errore, le ripercussioni sono simili.

Inoltre, è da considerarsi come entrambe le condizioni convergano in un fattore comune: l’insicurezza del soggetto.

Paura di fallire: come ci condiziona nella vita

Come la paura di fallire può condizionare la tua vita?

La preoccupazione del fallimento spesso conduce a ritirarsi, a chiudersi in se stessi.

Chi teme l’errore evita a priori di agire perché solo così avrà la certezza di non sbagliare.

Questo atteggiamento è in grado di influenzare negativamente le tue relazioni e le tue azioni, portandoti a preferire l’immobilità alla crescita personale.

Come già detto, crescere implica il rischio, in quanto si tratta di un continuo cadere e rialzarsi.

Rimanere nella propria comfort zone assicura così una protezione dall’errore, eliminando, però, la possibilità di migliorarsi ogni giorno.

Il fallimento è per definizione un insuccesso, un esito negativo, ma quante volte lo si vive effettivamente come tale?

La preoccupazione del fallimento spesso appare come un limite invalicabile, tanto da influire sui comportamenti dell’individuo, in una determinata circostanza ma anche futuri.

Dunque, è evidente come il soggetto spaventato dall’errore ingigantisca il problema.

La vittima della paura del fallimento vede uno sbaglio – anche da poco e facilmente risolvibile – come la fine del mondo.

Questo atteggiamento è notevolmente accentuato dalla paura, di per sé irrazionale.

La conseguenza sarà l’incapacità a reagire, una chiusura come protezione.

L’ansia allontana in questo modo dalla razionalità dei fatti che non vengono più vissuti in modo concreto ma attraverso gli occhi terrorizzati.

Nel concreto, anche il più piccolo dettaglio fuori posto può risultare un errore irreparabile.

Leggi anche: Come smettere di pensare troppo

Paura di fallire? Guarda questi esempi…

Quando pensi che fallire possa compromettere completamente il tuo percorso, ripensa a questi esempi.

Qui di sotto ti elencherò alcune personalità importanti per il mondo contemporaneo: tutti hanno in comune un grande successo, ma anche una storia di errori alle spalle.

Tieni a mente: valuta un fallimento per ciò che è, non attribuirgli un’importanza eccessiva.

Fallire non compromette necessariamente il tuo futuro.

Stephen King

Stephen King è noto in tutto il mondo per i suoi libri horror.

Il maestro del brivido ricevette però un secco no al momento della pubblicazione del celebre romanzo Carrie.

Il rifiuto da parte delle case editrici spinse l’autore a buttare il libro.

Preparati a degli ostacoli nel tuo percorso, sono inevitabili.

Non è importante il fallimento, bensì come reagisci.

Come reagì Stephen King?

Ascoltò qualcuno che lo amava senza rimanere prigioniero della sua paura di fallire…

Fortunatamente, infatti, la moglie dello scrittore lo incentivò a tentare di nuovo, a non demordere.

Albert Einstein

Sono ormai noti i voti non eccellenti di Albert Einstein, ma il suo “fallimento” scolastico – decisamente – non ha intaccato le sue brillanti scoperte.

È necessario considerare l’atteggiamento dello scienziato, caratterizzato da una tenacia non alla portata di tutti.

“Non puoi risolvere un problema con lo stesso tipo di pensiero che hai usato per crearlo.”

Questa sua frase denota proprio la capacità di reagire alle situazioni, una vera e propria esortazione a cambiare prospettiva davanti al fallimento.

Sylvester Stallone

È il 1976, Sylvester Stallone è un attore trentenne e la sua carriera non ha ancora spiccato il volo.

Anzi, si può dire fosse proprio sull’orlo del fallimento: con un centinaio di dollari in banca, era pronto a vendere la sua auto e il suo cane per potersi pagare da vivere.

E così fece.

Rocky, film celebre e più nota interpretazione dell’attore italo-americano, gli salva la vita proprio perché supera la paura e testardamente lavora sulla sua idea.

È così che arriva il successo, nel suo momento più buio.

Stallone si ricompra subito il cane…

… per migliaia di dollari in più rispetto a quando lo ha venduto.

J.K. Rowling

J.K.Rowling, l’autrice della saga letteraria di Harry Potter, in occasione di un discorso ai laureati in facoltà umanistiche, ha parlato della sua carriera.

Tra fallimenti ma anche successi mondiali, la scrittrice afferma l’importanza dell’immaginazione.

Le difficoltà economiche della sua famiglia non le consentirono di intraprendere un percorso universitario a cuor leggero.

Una volta iscritta a lettere moderne è stata proprio la fantasia a cambiare la sua prospettiva.

Il fallimento iniziale si tramutò in successo, realizzato attraverso la concretizzazione delle sue idee.

È quindi esemplare il suo caso perché, come la stessa scrittrice dichiara, è vittima della paura di fallire ma non si è lasciata condizionare fino in fondo.

Ciononostante, la sua preoccupazione non le ha impedito una carriera gloriosa (macchiata da qualche uscita pubblica non proprio condivisibile, ma tant’è!)

Michael Jordan

Una delle frasi più celebri di Michael Jordan è

Nella mia vita ho sbagliato più di novemila tiri, ho perso quasi trecento palle, ventisei volte i miei compagni di squadra mi hanno affidato il tiro decisivo e l’ho sbagliato. Ho fallito. Molte, molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto.

È indicativo come il cestista ricordi ogni suo errore, sintomo di una profonda paura nel fallimento.

Come altri, però, i suoi timori non lo hanno fermato dall’essere chi è.

Al contrario, sono stati proprio i suoi sbagli a modificare la sua prospettiva, consentendogli una crescita personale.

Questo atteggiamento è stato una spinta fondamentale per migliorarsi ogni giorno.

paura di fallire

5 passi per superare la paura di fallire

Ora che hai letto cause e conseguenze della paura di fallire…

… eccoti 5 step per superarla.

Esci dalla tua comfort zone

Esci dalla tua comfort zone, subito!

Se la paura di fallire porta automaticamente a chiudersi, il miglior modo per combatterla è aprirsi al cambiamento.

Tieni a mente che la sicurezza della tua zona di comfort è illusoria, solo il contatto con la realtà ti consentirà di crescere.

Leggi anche: Comfort zone, come superarla

Apriti agli altri

Apriti agli altri: ritirarsi nella propria comfort zone influenzerà negativamente i rapporti con le persone che ti circondano.

Non allontanarti solo per paura di fallire, costruisci relazioni positive.

Creare nuovi legami ti aiuterà a vivere in modo più sereno e a modificare la tua prospettiva nei confronti del cambiamento.

Accetta il nuovo come un regalo, senza necessariamente pensare alla possibilità di fallire.

Vivi nel presente, qui e ora senza paura di fallire

Non pensare troppo al futuro: vivi qui e ora.

Atteggiamento comune a chi ha paura di fallire è proiettare le proprie ansie nel futuro, attraverso congetture astratte.

Pensare ad oggi ti consentirà di razionalizzare gli ostacoli di ogni giorno, vivendoli nella misura in cui effettivamente sono.

Perciò, non pensare al fallimento che potrai incontrare, concentrati piuttosto sul momento.

Lavora sulle tue potenzialità

Lavora sulle tue potenzialità poiché l’appiglio diffuso della paura di fallire è l’insicurezza.

Chi teme l’errore è perché pensa di non essere all’altezza del successo.

Tieni a mente che spesso sei tu a sabotarti.

Per questo riconoscere le tue capacità è il primo passo per poterci credere.

Una volta compresi i tuoi punti di forza e di debolezza, il fallimento non sarà più in grado di colpire la tua autostima.

La paura di fallire è in grado di farti dubitare delle tue capacità compromettendo le tue azioni future.

La consapevolezza è un supporto essenziale, necessario per poter affrontare le tue paure.

Solo la coscienza razionale può combattere l’irrazionalità di ciò che ti spaventa.

Non fare la vittima

Non fare la vittima e non crogiolarti nel dispiacere del fallimento.

L’errore deve essere una spinta per ripartire, una fase del percorso.

Perciò non arrenderti al primo sbaglio, vivilo come una lezione per migliorarti ogni giorno.

Giacomo Lucarini
Giacomo Lucarini

Life Coach, Dottore in Tecniche Psicologiche e Specialista in Comunicazione e Marketing. Curioso per passione e con tanta esperienza sul campo. Lettore compulsivo di noir, amo i film d’autore, il cyberpunk e la musica lo-fi. Se senti di avere bisogno di una mano per migliorare la tua vita, sono la persona giusta.

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