La fortuna, un misterioso e inafferrabile fenomeno che sembra governare le nostre vite con un dito capriccioso e spesso ironico.

Chi non ha mai sospirato, esasperato, “Che sfortuna!” dopo un contrattempo, o ha esclamato euforico “Che fortuna!” dopo un colpo di vento favorevole?

Si tratta di qualcosa più forte di noi.

Eppure, quanti di noi si sono fermati a riflettere su cosa significhi veramente essere fortunati?

È davvero tutto un gioco di caso e coincidenza, o c’è qualcosa di più profondo, qualcosa che possiamo effettivamente controllare e manipolare a nostro favore?

La tua risposta a questa domanda potrebbe rivelare molto più di quanto pensi riguardo ai tuoi pensieri, comportamenti e ambiente circostante.

Alcuni dei pensatori, artisti e inventori più prolifici della storia sembrano credere nella capacità di crearla.

“La fortuna è dove l’opportunità incontra la preparazione.”
– Seneca

Personalmente penso che la fortuna sia una sorta di profezia che si autoavvera:

La nostra fede nella nostra capacità di creare la nostra fortuna ci espone a più “buona sorte”.

O almeno, ci permette di vedere la buona sorte… in mezzo a un mare di sfortuna.

L’esperimento sulla Fortuna

Anni fa, Richard Wiseman (autore di “The Luck Factor“), cercò di dimostrare l’ipotesi secondo cui i nostri pensieri e comportamenti determinano la nostra fortuna.

Riunì numerosi partecipanti per una serie di esperimenti, con un annuncio rivolto a persone che si consideravano molto fortunate o molto sfortunate.

400 partecipanti – metà fortunati, metà sfortunati – si unirono allo studio.

A ogni partecipante è stato dato un giornale e gli fu chiesto di contare il numero di fotografie al suo interno.

Il gruppo “sfortunato” ci mise in media 2 minuti, mentre il gruppo “fortunato” impiegò solo pochi secondi.

E ora arriva il colpo di scena!

A pagina 2 del giornale, c’era un’enorme stampa in grassetto che diceva:

“Smetti di contare, ci sono 43 fotografie in questo giornale.”

A metà del giornale, c’era un altro messaggio che diceva:

“Smetti di contare, di’ allo scienziato che hai visto questo e vinci 250 dollari.”

Le persone che si identificavano come fortunate avevano visto la scritta, si erano fermate e avevano fermato il timer (o riscosso il denaro).

Le persone che si identificavano come sfortunate, invece, l’avevano mancata (o non l’avevano creduta) e avevano impiegato molto più tempo per contare.

Questo risultato divenne un tema consistente nell’intera ricerca.

Le persone fortunate incontravano opportunità “per caso”, mentre le persone sfortunate sembravano perderle.

Entrambi i gruppi avevano uguale accesso a queste opportunità, ma il gruppo fortunato vedeva ciò che il gruppo sfortunato tendeva a perdere.

La ricerca del Dr. Wiseman ci mostra che la fortuna non è tanto un dono degli dei, ma piuttosto una questione di percezione, atteggiamento e, oserei dire, di apertura mentale.

Le persone fortunate sono quelle che vedono le opportunità dove altri vedono solo ostacoli, che cogliere il momento quando altri esitano.

E allora, cosa ci portiamo a casa sulla Fortuna?

In tutti gli studi condotti dal dottor Wiseman, le persone fortunate sembravano aver capito una cosa particolare.

Creavano percorsi alternativi nella vita quotidiana in modo da incontrare nuove persone e vedere cose nuove.

Parlavano di strategie uniche per incontrare diversi gruppi di persone in ogni occasione.

Si scrollavano di dosso eventi apparentemente negativi e mantenevano un’ottica positiva per il futuro.

Le persone più fortunate, insomma, si creano un enorme spazio vitale per abbracciare la fortuna.

Si espongono a più fortuna rispetto alla persona media.

Insomma, anche noi nella vita quotidiana dobbiamo creare le condizioni per avere più fortuna, in questo modo forse la fortuna ci bacerà:

Cosa ne pensi?

Fammi sapere!

Oppure, scrivimi un messaggio (rispondo sempre!)

Giacomo Lucarini
Giacomo Lucarini

Life Coach, Dottore in Tecniche Psicologiche e Specialista in Comunicazione e Marketing. Curioso per passione e con tanta esperienza sul campo. Lettore compulsivo di noir, amo i film d’autore, il cyberpunk e la musica lo-fi. Se senti di avere bisogno di una mano per migliorare la tua vita, sono la persona giusta.

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