Hai mai pensato di cambiare abitudini?

Oggigiorno non è difficile cambiare qualcosa: cambiare vestiti, rendere un pacco che non ci soddisfa, cambiare auto o cellulare.

Insomma, tutto nella nostra vita può essere rinnovato in un batter d’occhio.

Anzi, in un click.

Tutto si stravolge e muta in continuazione perché la realtà nella quale viviamo è sempre meno durevole.

Questa dinamica rende immediato il meccanismo di sostituzione, scambiare qualcosa con altro di più nuovo, alla moda.

Ma come si cambia qualcosa che è radicato ormai da tempo nella nostra quotidianità?

In questo articolo vediamo come affrontarle e ti lascio cinque consigli, cinque buone pratiche per scoprire come cambiare vita.

Abitudini: perché sono così potenti?

Sicuramente la presenza costante dell’abitudine nella vita di ciascuno crea una sorta di dipendenza.

Il rapporto con loro si colloca tra la zona di comfort e l’assuefazione vera e propria.

Per intenderci meglio, la routine ci rassicura e, nella sua bolla di protezione, non ci permette di ragionare lucidamente.

In questo modo ci vediamo rassicurati dal tran-tran, che ci culla, facendo assopire la nostra capacità di reazione.

Nell’abitudine si trova una sorta di pace interiore, figlia di un’inconsapevolezza esteriore.

Nella sfera protettiva della routine ogni gesto è dettato dall’automatismo poiché frutto della continua reiterazione.

Fare sempre le stesse cose renderà sicuramente più semplice la loro realizzazione, ma a che prezzo?

Reagire in modo automatico agli stimoli, senza pensare a ciò che si fa, è una delle conseguenze della continua ripetizione di un’attività e ci impedisce di scoprire cose nuove (e magari più salutari per noi).

Le abitudini sono positive o negative?

Come tutto nella vita, vanno considerate entrambe le facce della medaglia.

Ti dicevo prima che abitudine significa in parte rassicurazione, dall’altra una possibile trappola.

Non bisogna condannare totalmente ma è bene riflettere a proposito del fenomeno.

Ovviamente è sempre bello avere un porto sicuro, una condizione di normalità e tranquillità tipica della routine.

A fare da contraltare a questo senso di protezione è però l’impossibilità di crescita nell’individuo.

Insomma, coltivare troppo la consuetudine significa vivere in una campana di vetro.

Si gode di un’ottima protezione dagli agenti esterni senza sapere, però, che sono proprio loro a farci crescere.

Ecco quindi l’aspetto negativo: la difficoltà a rinunciarvi che intaccherà il tuo percorso di crescita personale.

Ciononostante, devi essere capace di ritenere che ci sono automatismi più “buoni” di altri.

Se qualcosa ti danneggia o ti fa del male, il mio consiglio è di eliminarla il prima possibile.

Ma andiamo per gradi…

Come nasce un’abitudine?

L’abitudine per essere tale deve essere ripetuta, diventare consueta.

Il processo per il quale un’azione diviene parte della routine è silenzioso, lento e cauto.

Il circolo abitudinario si articola in tre stadi.

Il primo è un segnale, uno stimolo, che conduce l’individuo a ripetere un’attività.

Una volta consolidata l’azione si entra nella seconda fase, quella di routine: ormai il gesto è diventato parte della quotidianità.

In questo momento la mente del soggetto agisce secondo una logica meccanica e di automatismo.

Il terzo passo è quello della gratificazione data dall’azione di cui si parla.

Tanto potente sarà la gratificazione, tanto sarà radicata l’azione nella mente…

è quindi il piacere ad innescare il meccanismo di assuefazione dalla consuetudine, facendola diventare una buona pratica e non un dovere costante.

Cambiare abitudini: perché è così difficile?

Gran parte delle volte, si tratta di comportamenti ripetuti in modo inconscio.

Non ce ne accorgiamo.

Dunque, altra complicazione sta proprio nell’individuazione del problema.

Come riconoscere qualcosa se non lo si vede?

L’automatismo di cui ti parlavo prima non si sviluppa unicamente nei gesti, ma anche nei pensieri.

La routine viene introiettata a tal punto da essere inconscia, quindi difficile da mettere in luce.

Qualsiasi abitudine è difficile da sradicare perché alimentata dall’individuo stesso che spesso non è pronto a rinunciarci.

La sicurezza della consuetudine si insinua in questo modo trasformandosi via via in automatismo vero e proprio.

La dipendenza dall’atteggiamento abitudinario diventa così potente, allora, che non si rintracciano nemmeno più le azioni abituali.

Inoltre, come già detto, il piacere gioca un ruolo fondamentale: sentirsi gratificati da qualcosa che facciamo consente di reiterare i comportamenti senza che questi risultino monotoni o pesanti.

È così che non ci si rende conto di essere in trappola, poiché risulta essere una vera e propria gabbia dorata.

Come spingere la mente a cambiare abitudini

Modificare le proprie abitudini è difficile ma non impossibile.

Ecco allora come spingere la tua mente a modificare comportamenti ormai radicati.

Acquisire consapevolezza è sicuramente un punto di partenza.

Nel momento in cui un’azione è già consolidata, la coscienza di ciò che si fa è spenta, si agisce inconsciamente e automaticamente alla ricerca di gratitudine.

Per questo, prestare attenzione a quello che innesca questo circolo è essenziale.

Bisogna riconoscere e identificare ciò che prima abbiamo definito segnale.

Una volta che ti sarà chiaro cosa attivi qualche comportamento, sarai un passo più vicino al cambiamento grazie alla motivazione.

Comprendere lo stimolo o segnale significa analizzarlo a 360°.

Non basta capire di cosa si tratta ma è necessario inserirlo nella sua circostanza.

Quando senti il bisogno di qualcosa?

Cosa innesca lo stimolo?

Cosa ti spinge a portare a termine quello che fai?

Fuori una cattiva, dentro una buona

Per cambiare, una volta riconosciuto il segnale di input, abbandona ogni cattiva abitudine per accogliere una buona.

Ti dicevo prima che esistono comportamenti che danneggiano più di altri.

Ecco, dopo aver identificato il segnale e dunque cosa spinge a questa abitudine malsana, dovrai attuare una sostituzione.

Così l’atteggiamento positivo prenderà il posto di quello negativo.

Non pensare di cambiare radicalmente la tua vita da un giorno all’altro, inizia da azioni semplici e pratiche.

Solo in questo modo eliminerai qualsiasi abitudine, cambiando (davvero).

Misura quanto riesci a cambiare abitudini

Tenendo a mente proprio una dinamica pratica, chiediti quanto impiega un’azione a trasformarsi in buona abitudine.

Questo ti consentirà di analizzare i tuoi progressi in un quadro generale.

Dovrai porti obiettivi a lungo termine e raggiungerli poco alla volta, modificando le tue vecchie abitudini in nuovi comportamenti più sani.

Comprendere quanto si sta cambiando ti aiuterà ad essere cosciente dei tuoi miglioramenti, agevolando il processo di sostituzione dei comportamenti.

Le nuove abitudini si dovranno insinuare nella routine e, secondo alcuni studi condotti dallo University College di Londra, in media un individuo impiega 66 giorni a trasformare un’azione in abitudine.

Questo deve farti comprendere, ancora una volta, come il cambiamento sia lento e graduale: solo così sarà possibile mantenere una nuova abitudine.

Infine, prendi in considerazione l’idea di segnare i tuoi progressi.

In un diario o agenda tieni nota dei tuoi miglioramenti, questo ti servirà a ricevere una spinta per il futuro e alimenterà la tua consapevolezza.

Cambiare Abitudini

5 Abitudini che ti cambiano la vita (davvero)

Vuoi cambiare?

Ecco 5 consigli pratici da mettere in atto: cambiare abitudini per cambiare vita in meglio.

Dormi meglio, svegliati prima

Dormire meglio e avere l’abitudine di alzarsi presto la mattina sono cose molto buone.

Andare a letto a un’ora consona e sempre la stessa, permette un sonno più sereno consente di innescare un circolo virtuoso, dunque aiutarti nell’innesto di comportamenti più positivi.

Dormendo in modo più soddisfacente si sarà più riposati e conseguentemente più pronti ad affrontare le giornate con stato d’animo aperto e attivo.

Questo permetterà di svegliarsi prima, di avere più tempo, di far fronte ai propri impegni in modo più rilassato.

Scrivi un diario personale

Scrivere un diario personale è un ottimo primo passo per dar voce ai propri pensieri.

Il diario è un’ottima abitudine che ti fa rilassare la mente, comprenderti a fondo e accorgere di azioni ricorrenti e modifiche in atto.

La riflessione diventa così un rimedio all’automatismo, evitando di incappare in nuove brutte abitudini.

Puoi dire grazie per le piccole cose, tanto per iniziare.

Scopri come tenere un diario personale
e i consigli per un diario della gratitudine

Mangia in modo salutare

Mangiare in modo salutare aiuta non solo il corpo ma anche la tua mente.

Il cibo spazzatura può soddisfare un piacere ma questo dev’essere momentaneo: cambiare un’abitudine di questo tipo, decisamente poco sana, dovrebbe essere prioritario.

Oltre ai rischi per il proprio stato psicofisico in futuro, va considerato come mangiare in maniera adeguata al tuo organismo aiuti ad affrontare in un modo migliore la giornata, con maggiore energia.

Cammina ogni giorno

Camminare ogni giorno aiuta a pensare meglio… e non solo!

Inoltre, fare attività fisica significa stimolazione positiva, muoverci è un eccellente sostituto per un’azione alla quale vuoi rinunciare (un esempio? smettere di fumare).

Bastano davvero soltanto un po’ di forza di volontà e organizzazione: proprio come allenare un muscolo.

Ecco come fare delle utili camminate veloci che fanno bene

Dedicati del tempo esclusivo

Dedicati del tempo esclusivo: si tratta di un momento tuo, per poter ricaricare le tue energie.

Ritagliati un tuo spazio nella giornata, da dedicare alla riflessione.

Pensa e prenditi cura di te, magari con qualche minuto di meditazione.

Così vivrai in modo più consapevole e sperimenterai la gratitudine, senza rischiare di cercarla nei comportamenti abituali e automatici.

Leggi anche: Gestione del tempo, migliora subito!

Ti assicuro – ne ho grande esperienza – che questi non sono i classici e banali “11 abitudini favolose”, “21 giorni miracolosi” oppure “ecco 10 consigli infallibili”

…si tratta di uno stile di vita semplice e alla portata di tutti che puoi mettere in atto da subito e che ti farà notare miglioramenti sostanziali se vuoi cambiare vita e raggiungere i tuoi obiettivi.

Giacomo Lucarini
Giacomo Lucarini

Life Coach, Dottore in Tecniche Psicologiche e Specialista in Comunicazione e Marketing. Curioso per passione e con tanta esperienza sul campo. Lettore compulsivo di noir, amo i film d’autore, il cyberpunk e la musica lo-fi. Se senti di avere bisogno di una mano per migliorare la tua vita, sono la persona giusta.

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